Non basta Ronaldo, la Real Juventus vola
Madrid battuto, bianconeri convincenti
DAL NOSTRO INVIATO Esultanza bianconera
SIVIGLIA — C’è scritto Juve sulla sabbia. E, considerato che a Siviglia non c’è il mare ma un campo indecente, quella lasciata dai bianconeri è una traccia che rimane impressa nel calcio estivo. La Juve dei «pragmaticos » fa fuori il Real dei «galacticos » in una partita decisamente poco amichevole e non certo perché in palio c’è la Peace Cup (finale domani alle 22 con l’Aston Villa). Mancano Diego e Kaká, ma i gol di testa su calci da fermo di Cannavaro e Salihamidzic (due acquisti a parametro zero) mettono già a nudo la fragilità del progetto madridista e danno fiducia a quello bianconero, targato Ferrara. La Juve, anche senza il suo gioiello brasiliano fermato in mattinata da un problema muscolare, parte sparata. Giovinco viene atterrato da Miguel Torres sulla sinistra, in zona Del Piero.
Sulla traiettoria del capitano, che al Real ne aveva segnati 3 in Champions nello scorso autunno, si inserisce Cannavaro di testa, tenuto in gioco da Cristiano Ronaldo: per l’ex madridista il gol è una piccola grande vendetta. Gli spagnoli reagiscono subito (Buffon salva su Raul) ma la squadra di Ferrara rimane sempre molto corta e aggressiva, rendendosi pericolosa ogni volta che riesce a distendersi in avanti: Amauri tira fuori di pochissimo su assist di Del Piero (10’) e poi viene fermato solo da un salvataggio sulla linea di Metzelder (25’). Pellegrini, che nuota già in acque agitate, prova a far traslocare Ronaldo sulla sinistra, alternandolo con Granero, l’ex ragazzo dal vivaio che per tornare alla casa madre si è tagliato l’ingaggio da 2,6 a 1,8 milioni.
Il portoghese, che non ha di questi problemi e ha finalmente trovato una villa blindatissima (tra i 7 e i 10 milioni di valore) si fa vedere con due punizioni mal calibrate, anche a causa della sabbia. Il Real sale comunque di tono: Buffon salva alla grande su una percussione centrale di Guti e Felipe Melo ha un bel da fare per sbrigare le pratiche davanti alla difesa. La Juve però regge fino al 40', quando Ronaldo ipnotizza Cannavaro e serve Raul per vie centrali: Chiellini strapazza in area la bandiera merengue e Ronaldo firma su rigore il suo secondo gol consecutivo dagli undici metri. La Juve riparte senza Cannavaro, fermato da un leggero fastidio muscolare, come l’arbitro Johannesson che resta negli spogliatoi. L’avvio del secondo tempo è un’altra fiammata, segno che l’approccio ai momenti chiave della partita funziona già: Giovinco insiste sulla sinistra e inventa un cross per Amauri che costringe Dudek a deviare. Sul corner di Del Piero, Salihamidzic anticipa tutti di testa e ammutolisce per la seconda volta i tifosi madridisti scesi in Andalusia. Ronaldo e Raul reagiscono, ma prima Buffon e poi il palo esterno li tengono calmi. Il palo (36’ s.t.) toglie a Tiago la gioia del 3-1 mentre Pepe all’ultimo si mangia il pareggio. Giusto così: il progetto Juve costa di meno ma almeno per una notte sembra valere di più.
Paolo Tomaselli
01 agosto 2009
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